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    Roberta Perin, brand designer, consulente e formatrice

    CI CREDO (QUASI) SEMPRE, NON MOLLO (QUASI) MAI.
    È così che ho creato Marketing Bakery.

    Ho studiato in America e in Italia, poi in Spagna.
    Spiego il marketing alle persone e ai colleghi.
    Aiuto gli imprenditori e amo farlo.
    Dormo otto ore, nel resto del tempo penso.

    Sono nata il quattordici luglio del millenovecentoottantasette.
    Sono nata nel giorno della rivoluzione.
    Sono un cancro ascendente sagittario.
    Sono una che di fronte al precipizio non arretra di un passo.
    Sono simile a Berlino ma amo New York.

    Mi piacciono i cani, i levrieri soprattutto.
    Amo i film adolescenziali.
    Ho scritto molto, in passato.
    Mi emoziono spesso.
    Non ho ancora capito se sono egocentrica.
    Compro scarpe ma smetto quando voglio.
    Cerco di fare l’adulta perchè forse non lo sono.
    Amo il marketing, più di tutto, non più di tutti.

    Per vedere ciò che faccio c’è la sezione servizi
    Per leggermi è suggerito rimanere qui.

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    01 UNICORNI / 01 UNICORNI / 01 UNICORNI / 01 UNICORNI /

    POSSIBILE E IMPOSSIBILE

    Amo gli unicorni e credo siano la più concreta realizzazione dell’impossibilità.
    Gli unicorni non esistono ma esistono, e io ne ho tanti.
    Gli unicorni sono portatori sani di gioia, capaci di disegnare arcobaleni.

    Non è vero che esistono cose impossibili così come non è vero che “se vuoi puoi”. Tutto può essere realizzato con strumenti che spesso vanno oltre la nostra volontà. Anche gli unicorni si devono organizzare!

    Mi piacciono gli unicorni perché mi ricordano l’infanzia e tutte le cose che non dovremmo scordare mai. Quando si è piccoli “crescere” sembra semplice, lo fai e non te ne accorgi. Poi cresci, appunto, e crescere diventa un obiettivo. A volte non bisognerebbe fare nulla di particolare se non permettersi di stare a guardare gli unicorni. Tornare bambini è il segreto per crescere.

    Quando lo dico ai miei clienti di solito non mi credono.
    Poi lo dimostro, e le cose cambiano.

    02 NONNA / 02 NONNA / 02 NONNA / 02 NONNA /

    LEZIONI D'AMORE

    Mia nonna è stata la mia più grande lezione d’amore.
    Mi ha insegnato tutto perchè mi ha amata e così ho imparato ad amare.
    Il mio più grande amore è il mio lavoro, insieme ai miei nipoti per i quali sono quotidianamente grata.
    Il primo si chiama Jacopo e mi ricorda che sto invecchiando.
    Lo guardo e mi sento felice perchè malgrado qualche acciacco (prematuro!), sto facendo esattamente ciò che volevo fare.

    Lo faccio, ogni giorno, con amore.

    Ai miei clienti dico che le aziende non sono famiglie e non sono persone. Le aziende sono fatte di persone e di relazioni. Non per forza bisogna amarsi ma bisognerebbe sempre “fare con amore”.

    Io faccio marketing con amore, ed è difficile da spiegare, e le parole mi sembrano davvero parziali (se pur sempre potenti!).
    Marketing è realizzare, è concretezza, è fare. E quando fai con amore, in qualche modo si vede.

    L’amore è molto simile ai glitter. Riflette!

    03 OCCHIALI / 03 OCCHIALI / 03 OCCHIALI / 03 OCCHIALI /

    LE COSE DELLA VITA

    Io porto gli occhiali.
    Non li porto per scelta come facevo da ragazza (fun fact: in sede di discussione, il giorno della mia laurea, ho messo degli occhiali finti per sembrare intelligente. Spoiler: ci sono riuscita!).

    Io porto gli occhiali perché devo.
    Il mio astigmatismo non mi permette di mettere a fuoco.
    Vedo vicino, vedo lontano, ma vedo sfuocato.

    Mi pesa portare gli occhiali, eppure ho deciso di essere pazzeska.
    Si, con la kappa!
    Ho deciso che saranno lo stendardo delle necessità che diventano virtù, ho scelto di farne un punto di forza.
    Ho puntato parecchio sulla “riconoscibilità”, partendo dal presupposto che l’unico vero presupposto di marketing è la “memorabilità”.
    I miei occhiali giganti non sono solo il simbolo di un percorso doloroso ma soprattutto l’affermazione della trasformazione di cui possiamo essere attori.

    Trasformo il veleno in medicina.
    Lo suggerisco anche ai miei clienti, esulto quando ci riescono. Mi emoziono quando ci riusciamo.

    04 NEW YORK / 04 NEW YORK / 04 NEW YORK / 04 NEW YORK /

    LA MIA METÀ DELLA MELA

    Mentre cercavo l’anima gemella ho incontrato New York: la mia metà della mela, la mela.

    Sono partita giovanissima e totally squattrinata.
    Non avevo nulla, ma avevo mani, braccia, gambe e un discreto cervello.
    Avevo amici che continuo ad avere.
    Ho studiato tanto, ho lavorato di più.
    Mi sono incommensurabilmente divertita.

    Di New York conosco quasi tutto e ci torno ogni volta che posso. Per me è casa, ed è così dalla prima volta in cui ho alzato gli occhi ai grattacieli trovando un angolo di cielo. New York è sole tra le avenue, è cinnamon latte e “stand clear the closing doors”.
    È la coesistenza della differenza, un’accozzaglia di cose che fanno un’orchestra.

    Ho lasciato la mela perché sapevo che volevo qualcosa di croccante, mentre la sentivo succosa. Sono tornata a casa perché volevo e forse dovevo diventare una marketer. Lì non sarebbe stato possibile, non come lo volevo io, non secondo la mia “idea di marketing” e di business.

    Sono tornata a casa e ho fatto la torta di mele. L’ho fatta nella mia Bakery e mi inebrio di profumo mentre guardo foto di lei dall’alto.

     

    05 PAROLE / 05 PAROLE / 05 PAROLE / 05 PAROLE /

    EVA E LE CANZONI

    Ogni volta che dico la parola “parole” penso a Mina.
    Sarà che mia mamma mi ha cresciuta con Mina e Battisti.

    Parole, Parole, Parole. Soltanto parole. Parole tra noi.
    Vorrei dire a Mina che le parole non sono mai “soltanto” parole.
    Le parole sono uno strumento potentissimo in grado di proclamare, offendere, spostare, accendere, edulcorare, esacerbare, colorare, trasformare, creare.

    Queste sono solo alcune delle cose che le parole sanno fare.
    Le parole creano combinazioni infinite di espressioni diverse. Rendono vere le cose, le fanno esistere.

    La mia amica Anita, a lungo mia correttrice di bozze, mi ha raccontato di aver capito che Eva, la sua bambina, stava per nascere e c’era davvero, quando ha scritto il suo nome per la prima volta.
    “Eva” è la parola che ha trasformato la mia amica in una mamma.

    Le cose non sono vere fino a quando non sono scritte.
    Io scrivo spesso, ho scritto sempre, ho scritto tanto.

    06 MARKETING / 06 MARKETING / 06 MARKETING / 06 MARKETING /

    DA SEMPRE PER SEMPRE

    La mia vita è una rumorosa alternanza di cose che considero “sempre e per sempre, fino a domani”.

    Non credo di credere al “per sempre” ma ho cieca speranza nel domani, malgrado il mio pessimismo da quattro soldi che forse potrebbe fare proseliti.

    C’è solo una cosa che forse non sarà per sempre (ma di sicuro è fino a domani) e che oggettivamente è stata da sempre.

    Questa cosa si chiama Marketing, ed è la mia passione. Non volevo parlarne qui, ma non posso non farlo.

    Il marketing è molto più che “tutto attorno a me”, come direbbe Megan Gale, il marketing è la mia essenza, a tratti la mia ossessione, è il mio maestro e la cosa che ho imparato. In me è innato, e io ho i suoi occhi. Tutto ciò che guardo, vivo, sperimento e scelgo, in qualche modo contiene un pizzico di marketing.

    Io il marketing lo riconosco e lo “sgamo” anche dove mi illudo non ci sia.

    A volte ci litigo e lo metto in discussione. Non lo guardo disillusa o infatuata. Lo vedo appieno, con i suoi lati negativi. E mi piace “sempre e per sempre, fino a domani”.